sabato 20 settembre 2008

Intervista a Paolo Lanati

Ho il piacere di presentare qui di seguito un'intervista a un vecchio amico che, recentemente, è tornato a farsi "sentire". Si, perchè Paolo Lanati è colui il quale ha prestato una delle due voci al commento del videogame TNA Impact!. In molti, me compreso, hanno criticato lo stile della telecronaca italiana presente nel gioco. Ho cercato quindi di capire con il diretto interessato il perchè di questo risultato e, soprattutto, cosa si potrebbe fare in futuro per migliorare questo aspetto. Ma prima, a favore di chi non lo conoscesse, due parole su Paolo Lanati.

Paolo Lanati nato a Milano il 23 febbraio 1975, dopo anni di gavetta nel wrestling web con la versione primordiale di TuttoWrestling e con il suo sito TuttoPuroresu, ha esordito in televisione nelle vesti di opinionista e commentatore di wrestling nella trasmissione NuWrestling TV andata in onda sul canale satellitare Play TV. Notato da Eurosport è stato investito del compito di commentatore di wrestling ed MMA per la famosa TV satellitare francese. Ricopre questo ruolo da oltre tre anni. Attualmente è il commentatore di wrestling ad aver commentato più federazioni (TNA, NJPW, UWFi, CZW), lo stesso record lo può vantare anche per le MMA (PRIDE, SHOOTO, K-1, Pancrase). Questo piccolo record sta a testimoniare la sua conoscenza molto variegata nell’ambito degli sport da combattimento. L’ultimo suo lavoro in ambito wrestling è la realizzazione del commento del videogioco TNA Impact.

Ora l'intervista.

D: Paolo, benvenuto su Italian Impact. Noi ci conosciamo da diversi anni. Si può dire che assieme a tuo fratello, Luca Franchini, Michele Posa e pochi altri, siamo stati i precursori della "seconda ondata" del wrestling in Italia. Cosa ti ricordi di quel periodo? Com'è cambiato l'approccio verso il wrestling in Italia?

R: Ciao Paolo, grazie per lo spazio e per la tua grande disponibilità. Subito una domanda di mio gradimento. Di quel periodo, iniziato nel 1997 con il mio esordio sul web, ho un ottimo ricordo, c’era molta più amicizia ed apprezzavamo le poche cose che avevamo. Ricordo quanta pazienza e quante ore a ricercare sul web il rivenditore giusto di videocassette per vedere l’evento del passato che nessuno aveva. Si contattava gente negli Stati Uniti, in Messico, in Inghilterra, addirittura in Australia. E quando arrivava il pacco con i video era una festa, qualunque cosa vi trovavi. Ora invece si ha tutto e si trova sempre di che lamentarsi. La cosa che mi dispiace è che la gente che si lamenta non sa che deve dire grazie ai Luca Franchini, ai Michele Posa, ai Lanati Bros e perché no anche a Paolo Sartorio stesso, persone che hanno creduto nel fenomeno quando non c’era nulla e che di fatto hanno dato il via a quello che tutti vedono.


D: Hai prestato la tua voce per il commento italiano del videogame TNA Impact. Come sei stato selezionato?

R: E’ stato fatto un sondaggio su vasta scala dalla società che poi mi ha contattato, nel quale sono risultato terzo classificato, dietro a Dan Peterson e Stefano Benzi. Dopo aver contattato i primi due commentatori ed aver ricevuto una risposta negativa, mi hanno interpellato e dopo aver verificato la bontà del progetto ho accettato con entusiasmo. Dovevate vedere la mia faccia quando ho sentito il messaggio in segreteria…


D: Come si svolge concretamente la fase di doppiaggio?

R: Ero in una stanza insonorizzata, con un vetrata dalla quale vedevo il gruppo di lavoro che mi ha seguito in quei due giorni di doppiaggio. Mi hanno fatto sentire le frasi in cuffia in inglese con la voce di Mike Tenay, ed io dovevo ripeterle, leggendo il copione, con la stessa tonalità in italiano. Si trattava di 3-4 frasi al minuto senza fermarsi, poi facevamo delle pause, durante le quali si riascoltava il sonoro e ci si segnava quelle che non erano venute molto bene. Per me è stata un’esperienza del tutto nuova rispetto al mestiere di commentatore sportivo. Non è stato molto facile, penso che ogni commentatore si costruisca il suo stile, le sue frasi, i suoi modi di dire, a tratti non mi sono sentito io, perché mi sono trovato a dire frasi che normalmente dice Tenay nelle sue telecronache. Come detto ci siamo sbrigati in due giorni ed i ragazzi che mi hanno aiutato in questo compito sono stati grandiosi.


D: Durante il doppiaggio puoi prenderti la libertà di cambiare alcune frasi?

R: Questo lavoro è stato fatto preventivamente. Mi è arrivato il copione una settimana prima e da lì ho iniziato a variare, dove possibile, parte delle mie 700 battute. In alcuni casi il problema era intuire in quale fase del match si dovessero dire, e nel dubbio a volte ho deciso di mantenere il testo originale, in modo da non rischiare di aggiungere errori su errori. Alla fine mi sono trovato con circa metà battute variate da me. Ho pensato di aver fatto un buon lavoro, non ho riflettuto sul fatto che se 100 le fai giuste ed una la sbagli, la gente si ricorderà sempre quella sbagliata e butterà nel cesso il buon lavoro fatto.


D: In molti, me compreso... non lo nascondo, sono rimasti delusi dal commento italiano nel videogioco. Tu sei soddisfatto o ritieni che il risultato finale abbia delle pecche? E se si, a cosa pensi siano dovute?

R: Immaginavo la delusione del pubblico italiano o meglio del pubblico del web, il quale è spesso estremamente critico nei confronti dei commentatori di wrestling. Se penso a quanto ho fatto sono molto soddisfatto. Come al solito ho svolto il mio lavoro con il massimo impegno. Avrei potuto benissimo sbattermene, leggere le frasi (errori compresi) ed incassare i soldi. Invece ho contribuito a migliorare il prodotto notevolmente mettendomi a correggere le frasi ed adeguandole al mio stile. Detto questo posso dire che si può migliorare ancora ed anche di molto. Intanto bisognerebbe trovare il modo di rendere il commento un po’ più scorrevole, magari inserendo qualche frase un po’ più lunga durante le sottomissioni, ora mi sembra un po’ spezzettato. Ovviamente si può lavorare anche su alcune frasi che Tenay dice, ma in italiano non sono state apprezzate, tipo l’ormai leggendaria “Ha gli occhi vitrei come un pesce”. Mi sarebbe piaciuta più correttezza da parte di chi ha espresso le critiche sui vari forum, con una spiegazione su dove sta il problema. Sono io, è Chiarello, è l’interazione tra i commentatori, sono le frasi stupide, è il timing imperfetto rispetto alle mosse ? Insomma cosa c’è che non va nel commento ?
Concludo con un piccolo esempio. Molti si sono lamentati dei 25 wrestler presenti nel gioco. Se vi mettessero Jeff Jarrett, però senza chitarra, sareste contenti ? Io sì, però molti di voi reclamerebbero perché nel gioco non sono stati così accurati da inserire la chitarra. Lo stesso vale per il commento, tanta gente deve trovare sempre di che lamentarsi, anche quando i miglioramenti sono evidenti. Prima il commento in italiano non c’era, ora anche se con dei difetti c’è. Siamo stati i primi ad inserire il commento in italiano su un gioco di wrestling e scusate se è poco.


D: Cosa ne pensi della TNA?

R: L’acquisto di Mick Foley, è una grande operazione di rilancio. Hanno intensificato la presenza di divas, che forse era una cosa che mancava rispetto alla WWE. Oggi il prodotto TNA è più che discreto per gli standard americani, fa risaltare maggiormente rispetto alla WWE le doti dei wrestler. E questo penso non sia poco.


D: So che sei un grande appassionato di wrestling giapponese. Quanto di questo stile pensi sia presente nella TNA di oggi?

R: Considero il wrestling giapponese di un altro pianeta, quindi non trovo corretto fare paragoni. Posso solo dire che qualche bravo flyer della TNA potrebbe fare una buona figura in Giappone. I nomi sono sempre gli stessi, Sonjay Dutt, Sabin, Styles, Daniels. Kurt Angle e Samoa Joe potrebbero combattere in modo spot in Giappone perché non hanno la resistenza per fare 2-3 match a settimana dell’intensità di quelli giapponesi.


D: Quali sono i nuovi talenti della TNA per i quali prevedi un futuro di primo piano?

R: A livello di big man ce ne sono due che potrebbero sfondare. Sto parlando di Matt Morgan ed Hernandez. In particolar modo Matt Morgan con il quale mi feci una foto in uno show NWE a Desio, ha un fisico fatto per il wrestling ed un'agilità elevata per un atleta di quella taglia. Quando l'ho visto dal vivo mi sono subito sorpreso di come non abbia ancora sfondato. E' strano che mi ponga la medesima domanda oggi dopo 2-3 anni da quell'incontro. Chissà magari avrà problemi nei rapporti con la dirigenza della federazione. Io ad un big man così proverei a dargli il titolo
.

D: Credi che la TNA sia pronta per una "guerra" a suon di rating con la WWE? Se la risposta è no, cosa le manca?

R: Penso che il problema sia radicato principalmente nell’aspetto economico. La WWE si può permettere di comporre 2 o 3 roster superiori alla TNA. Gli stessi wrestler TNa sognano di accasarsi in WWE. Mentre i wrestler WWE rilasciati in malo modo si accasano in TNA. Penso che questo sia un segnale molto evidente. La guerra dei ratings si può vincere per qualche settimana, per qualche mese, ma dopo l’ago della bilancia tornerà dalla parte della WWE.


D: Bene. Ti ringraziamo per aver preso parte a questa intervista su Italian Impact. C'è qualcosa che vuoi dire a me o ai nostri lettori?

R: Spero di essere stato esauriente nello spiegarvi come si è arrivati a realizzare il commento per il videogioco, ma soprattutto spero che sempre più persone si avvicinino al mondo del wrestling con divertimento e passione genuina. Buon divertimento con TNA Impact!


Ringraziamo Paolo Lanati per il tempo che ci ha concesso.

Per maggiori informazioni, visitate il suo blog.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

certo uno che impersona un suicida che si spara in testa e' proprio un esempio deficente anche per molti ragazzini che guardano il wrestling tna.