giovedì 25 settembre 2008

The Seventh Side #1



Cari amici di Italian Impact benvenuti a questa prima edizione del "Seventh", una rubrica che vuole essere una sorta di "punto della situazione" su ciò che va e su ciò che non va nella TNA. Attualità, commenti, opinioni... Tutto questo e molto altro! E se avete delle curiosità, delle domande, dei consigli o delle critiche, non esitate a scrivere!

Partiamo subito con la prima edizione del Seventh Side!

1st Side: WHAT'S WRONG

Come si dice, via il dente, via il dolore! Partiamo subito con quello che non va nella TNA attuale!

- Overbooking. Impossibile non aprire la disamina di ciò che non va nella TNA senza parlare dell'overbooking, ovvero della fastidiosa tendenza che hanno i booker della TNA di infarcire gli show con siparietti e interferenze durante i match che poco hanno a che fare con il wrestling vero e proprio. La TNA ha un grandissimo potenziale e riesce spesso a regalarci incontri decisamente sopra la media: perchè rovinarli da un finale concitato, dove l'Impact Zone sembra la hall di un hotel, dove arrivano persone di ogni genere che hanno più o meno qualcosa da spartire con i lottatori coinvolti? Un chiaro esempio di questa tendenza e di come sia "mal vista" anche all'interno del backstage, arriva dalle parole di Angle, che, come abbiamo riportato sul nostro sito, ha dichiarato in un'intervista non certo all'acqua di rose "A No Surrender abbiamo disputato un grande Triple Threat insieme a Samoa Joe e Christian Cage. Avrei concesso volentieri la vittoria pulita a Joe, perchè i giovani devono affermarsi, devono crescere. E invece è intervenuto Jeff Jarrett che ha di fatto sancito la mia sconfitta". Quello che rimane da tutto questo è che Angle, se non fosse stato per Jarrett, avrebbe potuto vincere e che Joe forse, se non fosse stato per Jarrett, avrebbe potuto perdere il titolo. In una situazione come questa abbiamo tre grandissimi wrestlers coinvolti (Joe, Jarrett e Angle) dei quali nessuno ne esce con qualcosa in più. Angle è uno sconfitto giustificabile, Joe un vincitore aiutato, Jarrett un imbucato. Ce n'era davvero il bisogno? No, direi io. Ma dico, avete visto il segmento finale della puntata di Impact successiva al PPV? Jarrett è stato autore di un promo autentico, a metà tra realtà e finzione. Forse più realtà che finzione. Uno di quei discorsi che rimangono, al quale pensi anche a puntata terminata. Un promo del genere, da solo, sarebbe bastato a mettere abbondantemente in piedi il feud tra lui e Kurt, aiutando anche Sting nel build up del main event di Bound For Glory tra lui e Samoa Joe. Poi c'è stato Foley, a dare ancora più importanza al tutto. Allora ci chiediamo: quel colpo di chitarra a No Surrender era davvero necessario?

2nd Side: WHAT'S RIGHT

Ci sono momenti nella storia del wrestling che sono davvero complicati da gestire. Ne abbiamo vissuto uno, di recente, nella nostra amata TNA. Premessa: avercene, di momenti complicati così. Sto parlando di due eventi separati che hanno caratterizzato le ultime settimane. Il primo è il ritorno in pompa magna del fondatore, the one and only, Double J Jeff Jarrett. Il secondo è, ovviamente, l'arrivo di una vera e propria leggenda: Mick Foley. C'era timore da parte di tutti che questi due eventi, gestiti in malomodo e troppo frettolosamente, avrebbero finito se non per annullarsi a vicenda, per sminuirsi l'un l'altro. C'era il problema, o meglio, la paura del sovraffollamento a No Surrender, quando sembrava a un certo punto che Foley dovesse intervenire nel Main Event, così come Jarrett (e forse Nash, ma questo è un altro discorso). Tenendo presente che Bound For Glory è dietro l'angolo, tutti pensavamo che i booker avrebbero fatto di tutto per iniziare a costruire i feud per il PPV più importante dell'anno dalla prima giornata buona, giornata che sembrava proprio coincidere con No Surrender. E invece? E invece niente Foley. Solo Jeff Jarrett è tornato (seppure gestito in maniera non eccezionale come detto in precedenza) e si è preso tutto il suo spazio. Intervento al PPV, grandissimo promo a Impact!, emozioni, lacrime, cori. E Foley? Ancora nulla, se non un breve segmento registrato a chiudere Impact!. Tutto questo non può che essere un bene. Come si dice ad Harvard, "chi per la fretta caca nell'ortica, spesso il culo gli formica". Ebbene ad Orlando nessunoh a problemi di prurito sul fondoschiena. Il debutto "live" di Foley deve ancora arrivare e intanto ci gustiamo un ritorno graditissimo, quello di Jarrett ovviamente, del quale non possiamo che gioire due volte. La prima, perchè la TNA ha riacquistato un main eventer e un personaggio unico che aggiunge sicuramente valore al già alto potenziale della federazione. La seconda, più personale, per Jeff Jarrett l'uomo, per il quale ricomincia la vita, privata della vicinanza della sua amata moglie, ma che non verrà mai privata del rispetto di noi fans e della riconoscenza di un mondo interno, quello del wrestling, al quale lui ha dato così tanto.

3rd Side: WHO'S ON FIRE

Mai e poi mai avrei pensato di scriverlo, ma la Prince Justice Brotherhood è decisamente in uno stato di grazia. Vittoria al PPV, vittoria a Impact... Insomma, il trio più squinternato della TNA è decisamente in forma, almeno per quanto riguarda le vittorie e la reazione del pubblico, sempre over. Continuo a credere che Daniels e Young siano sprecati chiusi in queste gimmick, ma non si può nascondere che, momentaneamente, funzionano e divertono. Buon per loro e buon per la TNA. Ah, come anticipato in un precedente articolo, dal promo visto a Impact!, sembra proprio che avremo un quarto "super eroe" a breve: Suicide. Chi ha giocato al videogame della TNA lo conosce già, gli altri anche aggiungo io. Infatti, sembra proprio che sotto quella specie di costumino da uomo ragno, si nasconda Kaz...

4th Side: WHO'S FIRED

Periodaccio per due grandissimi della X-Division: Jay Lethal e Petey Williams. The Black Machismo ha perso un grandissimo ladder match a No Surrender (overbookato anche questo, ma è un vizio ricorrente in quel di Orlando) ed è stato bistrattato anche da Booker T nel successivo Impact!. C'è da sperare che il feudo tra lui e Sonjay Dutt vada a chiudersi a Boud For Glory, in modo che il ragazzo possa trovare altro da fare, magari riconcedendosi un giretto con la X-Division belt attorno alla vita. Sicuramente il suo sacrificio è servito a pushare Dutt, ma la sconfitta con Booker T ha aggravato la situazione negativa. Inoltre, permettetemi di aggiungere, Socal Val non è la quint'essenza della bellezza. E se in realtà fosse andata peggio a Sonjay?!? Scherzi a parte, torniamo seri. Petey Williams non è da meno. Perde il titolo a No Surrender, viene schienato da Super Erilk.. Insomma, per il Maple Leaf Muscle la parabola è decisamente discendente. Spiragli di luce si sono comunque visti nell'ultimo Impact. Petey dopo la vittoria, è stato attaccato dalla Rock & Rave Infection e da Johnny Devine, reagendo insieme all'arbitro Shane Sewell (che in realtà è un wrestler e presto lo vedremo impegnato come tale) e accennando timidamente ad un turn face. Turn che potrebbe concretizzarsi con il ritorno di Scott Stainer che, come penso io, sarà il suo avversario a Bound For Glory. Ma potrei anche sbagliarmi, eh...

5th Side: WHAT'S NEXT

Tante cose nell'immediato futuro della TNA. In primis, Foley apparirà live, non si sa come, non si sa quando, ma sarà sicuramente un momento importantissimo nella storia della federazione e del wrestling in generale. Poi ci aspetta Bound For Glory e stiamo parlando dell'evento più importante, del numero uno tra i PPV. Mi aspetto grandi cose da questo show: la TNA ha una grande opportunità, quella di sancire la propria supremazia nei confronti della WWE per quanto riguarda il wrestling lottato e dall'altra parte ha il compito di catalizzare l'attenzione dei fan di wrestling, incuriositi da un Foley, stuzzicati da un Samoa Joe vs Sting, affascinati da un Jeff Jarrett vs Angle. Il compito è chiaro: la TNA deve acquistare popolarità e mai come in questo momento è in grado di farlo. Speriamo che i booker si diano una calmata e invertano la fastidiosa tendenza della quale abbiamo parlato in apertura: l'overbooking rovina gli A.J. Styles, i Samoa Joe, i Motorcity Machine Guns e i Jay Lethal della situazione. Continuare a insistere sarebbe un suicidio.

6th Side: CROWD CHANT

Durante No Surrender abbiamo assistito ad un evento nell'evento. Frank Trigg vs A.J. Styles: uno degli esperimenti peggio riusciti del secolo. Un incontro in stile MMA combattuto davanti ad una folla che tutto voleva vedere fuorchè un incontro in stile MMA. Un A.J. Styles sprecato in prese a terra e momenti soporiferi. Un siparietto inutile, terminato in un no constest (come tra l'altro avevo pronosticato.... Andate a rileggere!!!) che è servito solo a farci capire quanto sia poco avverso agli esperimenti mal riusciti il pubblico della TNA. I cori "boring" e "we want wrestling" si sono sprecati per tutto il match. Ma il vero "evento" è stato il coro "fire Russo", "licenziate Russo", che impietosamente ha risuonato nell'arena come un messaggio chiaro, diretto, che non ammette fraintendimenti. Tutti hanno capito che l'idea del match MMA è stata di Russo. Russo avrà capito che i fan della TNA non sono come quelli della WWE o della WCW?

7th Side: ITALIAN IMPACT

Oggi è il 25 settembre. Questo sito esiste da 19 giorni, eppure già molto è successo. Ci seguite in tanti e la cosa mi fa un enorme piacere. Lo faccio per passione e per amore della TNA, ma sicuramente il vostro supporto aiuta, aiuta molto. Sono felice nel constatare che il sito riceve così tante visite. Finalmente anche il forum inizia a muoversi, anche se non come vorrei. Li occorre più partecipazione. Poi abbiamo la telecronaca di Impact, "versione beta", per la quale mi sono divertito a vestire i panni del commentatore. Spero che l'esperimento sia stato di vostro gradimento, anche se sono consapevole che devo migliorare molto. Vorrei ricevere più feedback, più consigli, più suggerimenti. Fatevi sotto. Intanto grazie per aver letto questo primo numero del 7th Side. Continuate a spingere la TNA! Ci sentiamo alla prossima! Bang Bang!
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