Per questo appuntamento con The Scorpion vorrei parlare di qualcosa che non riguarda in senso stretto le storyline attualmente in corso, ma di un paio di temi che con la TNA hanno a che fare in modo laterale. La vicenda dei Main Event Mafia contro le giovani leve della compagnia sta assumendo, Impact dopo Impact, ppv dopo ppv, uno spessore sempre più interessante. Mi toccherebbe ritrattare la mia posizione in merito, nel senso che obiettivamente - per durata, tensione crescente, livello della disputa - la cosa è ben più di un remake di vecchie faide, come ho sostenuto in passato: forse ne sintetizza molte, ma con un qualcosa di originale di cui non si può non dare atto ai booker. E il fatto che uno abbia voglia di vedere come la faccenda vada avanti, che uno sia curioso dei possibili sviluppi della faida... beh, è già un successo. Sono comunque in posizione di attesa: non grido di entusiasmo, ma forse questo è proprio ciò che il wrestling dovrebbe essere, grandi lottatori in una trama avvincente. Restiamo a vedere.
Stranamente, però, ciò che mi terrà incollato al video in occasione di Final Resolution non sarà il suo doppio main event (che lascia perplesso più di un appassionato), bensì l'attesa comparsata di Sarah Palin insieme alle Beautiful People. L'ex candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti ha più di un motivo per starci bene, in uno show TNA. Innanzitutto perché - qualsiasi cosa si pensi delle sue posizioni politiche - ha tutto il diritto di far parte di un gruppo di... bella gente. Ma non è tanto perché si porta molto bene i suoi anni, ma perché l'ironia - o meglio, l'autoironia - è qualcosa che le fa onore e che rende la sua partecipazione degna di attenzione e di rispetto. Quale che sia il suo ruolo nello spettacolo, la motivazione beneficenziale e il coraggio di mettere la propria faccia in una tipologia di show che non da tutti è considerata accettabile sono punti a favore della Governatrice dell'Alaska - e anche della TNA, che ne otterrà il legittimo riscontro sui cosiddetti mainstream media. E poi c'è un motivo storico-politico che si intravede in trasparenza. La TNA è l'anima Confederata del wrestling, portatrice di quei valori Sudisti (non solo in senso geografico) che trovano nel versante conservatore dell'elettorato americano un'audience più sensibile. Non è un caso che la TNA punti molto ad un pubblico di famiglie, non è un caso che temi come onore, tradizione e rispetto siano al centro delle storyline di punta. Non è un caso che la TNA abbia sede in Tennessee, mentre la WWE ce l'abbia in Connecticut: due territori, due storie, due anime diverse.
Usciamo invece ora dai confini del wrestling professionistico e guardiamo alle emergenti mixed martial arts: botte vere, incontri non predeterminati, tutt'altro spettacolo. Per molti noioso, emulato con alterni risultati nella stessa TNA qualche mese fa: per un inguardabile AJ Styles vs. Frank Trigg, uno stupefacente Samoa Joe vs. Kurt Angle. Eppure non più di due settimane fa Brock Lesnar si è laureato campione dei pesi massimi per la UFC battendo in sette minuti una leggenda come Randy Couture, a riprova del fatto che i wrestler non sono atleti per finta, ma - volendo - possono dare lezioni a chiunque, sul quadrato, nell'esagono o - nel caso specifico - nell'ottagono. Cosa c'entra questo con la TNA? C'entra perché Brock Lesnar ha un conto in sospeso con Kurt Angle, da quando quest'ultimo lo ha privato per sottomissione della terza cintura IWGP in Giappone: si sono lasciati con una sfida. Lesnar aspetta Angle in un incontro di MMA, per vedere - in un contesto diverso, shoot questa volta - chi è il vero lottatore, dei due. Angle da anni è corteggiato dalla UFC, e le MMA lo affascinano, lui che viene dalla lotta libera (medaglia d'oro ad Atlanta, ricordiamocelo): per quanto tempo ancora ce lo godremo in TNA? Fino a quando resisterà alla tentazione di accettare la sfida di The Next Big Thing? Solo il tempo lo dirà... intanto ammiriamolo alla guida (quanto tranquilla?) dei mEm, in stato di grazia al microfono e sul ring: soprattutto grazie a lui, di questi tempi è... showtime!
2 commenti:
A me le MMA, la UFC non piacciono tanto. E' vero che c'è realisticità, non premeditatezza è sangue ma, semplicemente non mi attrae, anche se, solo per curiosità, vorrei vedere angle e lesnar, per me coloro che nel wrestling hanno fatto una delle più leggendarie rivalità della storia di questo business, insieme in un mma match. Ma spero che angle rimanga in TNA, cosa che dubito.
Anch'io seguo poco le MMA: il fatto che le botte siano vere mi genera un po' di tensione, ma è uno spettacolo generalmente lento e francamente palloso. Quando però sono coinvolti ex-wrestler un'occhiata gliela dò volentieri. Sicuramente Angle vs. Lesnar sarebbe un must!
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